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Le Fumarole del Bellomo

Il campo fumarolico più esteso dell'isola d'Ischia.

Quella che stiamo per raccontare non è una passeggiata nè una semplice escursione. Data la difficoltà del percorso possiamo definirla, con un po' di enfasi, un'avventura assolutamente da sconsigliare a meno di essere escursionisti esperti (in ogni caso mai da soli).

Siamo andati a vedere da vicino, infatti, il campo fumarolico più esteso dell'isola d'Ischia, di cui fa parte anche la "Bocca di Tifeo", la fumarola di Montecorvo il cui sentiero è stato ripristinato nel 2012 dalla Pro Loco di Panza.

Stavolta però siamo saliti da località Bellomo, una zona intensamente coltivata a vite. Tra gli appezzamenti spiccano, senza dubbio, quelli della Tenuta Giardini Arimei, quattro ettari di vigneto in un'antica proprietà del '700 rilevata e interamente ristrutturata a inizio millennio dalla famiglia Muratori, imprenditori tessili del bresciano col pallino della viticoltura.


Un'agricoltura eroica, fatta di "parracine" (i tradizionali muri a secco locali) e terrazzamenti. Lungo il sentiero sono molte le tracce di quest'antica vocazione rurale che è poi la vera cifra dell'isola d'Ischia. In posti ora quasi inacessibili, dominati da rovi e arbusti tipici della macchia mediterranea, ci si imbatte ancora in cellai e cantine interamente scavate nel tufo verde del Monte Epomeo.

Ad accompagnarci lungo il tragitto Nello Migliaccio, tra i soci fondatori della sottosezione CAI Isola d'Ischia, escursionista esperto e profondo conoscitore del territorio. Senza di lui non saremmo mai arrivati fin quassù a 127 metri sul livello del mare.

Il panorama è stupendo, tanto più in una tersa giornata autunnale sgombera da nubi e umidità. Altro elemento caratteristico del paesaggio è il famoso "Cyperus Polystachyus", pianta rara che cresce solo in prossimità delle fumarole. Trattandosi di un'area estesa quasi un chilometro quadrato se ne incontrano diverse praterie circondate da fichi d'India e orzo, erbacea di cui sono assai ghiotti i conigli selvatici presenti in zona.

Insomma, le fumarole del Bellomo, insieme ai Pizzi Bianchi e a Punta San Pancrazio sono i "capitoli" più belli della natura dell'isola d'Ischia. Un "grande" racconto che, in queste aree di difficile accessibilità, diventa addirittura "magnifico" mostrando il vero volto della più grande e bella delle isole partenopee. Vi aspettiamo!

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